Manciate di capelli
sul collo
scivolano via
al passaggio della mano.
Affacciata al terrazzo
guardi oltre.
La sigaretta accesa tra le dita,
pesanti sfuggono
la stanchezza e la paura.
Disarmata.
Si sbriciolano le mura,
crollano nel silenzio.
A piedi nudi nella polvere
i passi suonano vuoti.
Allargo le braccia,
guardo negli occhi il mare.
Chiedo di esplodere
nel sale,
dispersa dal vento.
E poi la rabbia.
Per difendere te,
per difendere me.
Una forza che si impone
violenta
e prosciuga.
Tra le tue braccia,
in fasce,
mi faccio cullare.
La sedia a dondolo:
avanti e indietro,
avanti e indietro…
…addormentati
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🙂 è bellissima… spero tu l’abbia fatta leggere a chi l’hai dedicata..un altro modo per sentirti vicina..
:*
Eh fra lo sai come sono…non ce la faccio mica a fargliela leggere!
Cmq contenta che ti piaccia e contenta del commento..che qui non si esprime mai nessuno! 😀
io nn l avevo ancora mai letta questa o forse si ma nn sapevo della dedica…è bella!ce ne sono un sacchissimo belle!!!:*